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Omicidio Gozzoli, la famiglia: “Chiediamo giustizia”

Venerdì a Modena ci sarà la prima sentenza sull’uccisione del 41enne, trovato morto nella sua casa di Casinalbo il 10 marzo 2023. “Quello che ci aspettiamo dai processi è che emerga tutta la verità” ha detto la sorella.

MODENA – È attesa per venerdì a Modena la prima sentenza per l’omicidio di Alessandro Gozzoli, trovato morto nella sua casa a Casinalbo di Formigine il 10 marzo del 2023. Il 41enne morì per asfissia meccanica acuta, causata da un’azione violenta che gli provocò la rottura della trachea, dopo essere stato legato. A compiere il delitto, in base alle indagini, sarebbero stati due giovani romeni fuggiti e poi rintracciati e arrestati all’estero. Il 20 dicembre si conclude l’abbreviato per uno dei due mentre per l’altro sospettato è in corso il dibattimento in assise. E per la prima volta è la famiglia a parlare, nella persona di Simona Gozzoli, sorella della vittima: “Non vogliamo vendetta ma giustizia” ha dichiarato all’ANSA. “Non c’è stato un solo istante in cui i due colpevoli abbiano manifestato dispiacimento o anche solo vicinanza umana ad Alessandro e a noi. Lo hanno ucciso, abbandonato e derubato, e ora merita giustizia”.

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