Così l’ex parlamentare modenese il giorno dopo l’udienza del processo che lo vede imputato per la vicenda dove hanno testimoniato tre politici, tra cu l’ex ministro Maurizio Sacconi.
MODENA – “Tutto regolare ho agito alla luce del sole”. Lo ribadisce Carlo Giovanardi all’indomani dell’udienza che ha visto sfilare in tribunale a Modena a sua difesa tre politici, tra cui l’ex ministro Maurizio Sacconi, nel processo che lo vede imputato per la vicenda della white list, lo strumento istituito dalla prefettura come filtro per le aziende sospettate di legami con la criminalità organizzata. Giovanardi è accusato di avere fatto pressione per ottenere la revoca dell’esclusione dalla white list per alcune aziende modenesi, in particolare la Bianchini costruzioni di San Felice sul Panaro. In aula Sacconi, l’ex senatore Giuseppe Marinello e Francesco Cavallucci, all’epoca segretario della commissione giustizia del Senato di cui faceva parte Giovanardi. Nominati dai difensori, gli avvocati Massimiliano Iovino e Marilisa Tenace hanno dichiarato come Giovanardi si interfacciasse con le autorità locali, dunque anche con i prefetti come, al pari di altri parlamentari, era suo dovere fare. Sul processo pesa anche il braccio di ferro tra la procura ed il senato sull’utilizzo di una videoregistrazione di Bianchini. Per questo si attende il verdetto della corte costituzionale
