CORRELATI
Cultura e spettacoli

Aspettando Capodanno con Skin e tanti eventi in provincia. VIDEO

Cronaca

Capodanno, niente botti: spaventano tanti animali. VIDEO

Cronaca

Furti in auto, arrestati 5 nomadi che prendevano di mira donne anziane

Caricabatteria unico, il giorno “X” è arrivato. VIDEO

Da oggi entra in vigore in Europa la nuova norma sul caricatore universale, tutti dispositivi elettronici dovranno avere un caricatore con porta Usb di tipo C. Dunque addio a cavi e cavetti, mentre i soli dispositivi per cui la svolta del caricabatterie unico è rimandata di almeno un anno sono i notebook

MODENA – Il giorno “X” è arrivato. La storica svolta decisa dall’Unione europea ormai due anni fa è avviata, da ora nessun produttore potrà più vendere un dispositivo elettronico con una porta di ricarica diversa dalla USB-C. Con la norma che scatta da oggi la Commissione Europea ha posto fine una volta per tutte a una delle questioni più ingombranti nella vita quotidiana dei cittadini: la fatidica ricarica con le famiglie costrette a dotarsi di tanti tipi di caricatori e non solo per gli smartphone bensì per fotocamere digitali, tablet, cuffie, auricolari, videogiochi, altoparlanti portatili, tastiere e mouse. Dunque si utilizzerà un caricabatterie unico per tutti i cellulari e per tutti i dispositivi elettronici con la sola eccezione dei notebook, i computer portatili, per cui l’obbligo sulla ricarica via USB-C scatterà più avanti e la data c’è già: martedì 28 aprile 2026.
La norma prevede lo stop alla vendita di caricabatterie nuovi per ogni dispositivo ma i consumatori avranno la possibilità di usare i loro vecchi cavi. L’obiettivo della legge è quello di promuovere il risparmio sia in termini ecologici che economici. Ogni anno infatti nei Paesi dell’Unione vengono smaltite circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici, principalmente a causa di caricabatterie inutilizzati o buttati via. Grazie ai nuovi obblighi, che promuovono il riutilizzo anziché l’acquisto di nuovi dispositivi, si potranno risparmiare fino a 250 milioni di euro all’anno

© Riproduzione riservata

CONDIVIDI

Cerca nel sito