L’impresa, operante nel settore dei petroli, avrebbe acquistato benzina non tassata per 4 anni
MARANELLO (Modena) – Un “colpo” da 14 milioni di euro ai danni dello Stato, opera di una società specializzata in prodotti petroliferi con sede a Maranello: la Guardia di Finanza ha messo in atto, su delega della Procura Europea (EPPO), un’operazione contro il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti, di cui è gravemente indiziato il legale rappresentante della ditta. Gli anni di imposta contestati sono quattro, dal 2016 al 2019: anni nei quali la società avrebbe tratto vantaggio economico dalla commissione di un reato tributario. Si parla in particolar modo di acquisti di carburanti per autotrazione a prezzi particolarmente vantaggiosi, tramite una serie di “intermediari”: il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena ha accertato che si trattasse di soggetti che presentavano “tutte le caratteristiche” delle tipiche società-schermo create a scopo fraudolento, fra cui la mancanza di una sede fisica o di un’adeguata struttura societaria; altro indizio, l’operatività limitata nel tempo, ossia la nascita e la morte della società-schermo nel breve periodo necessario a compiere il suo proposito. EPPO, Ufficio di Bologna, ha tracciato anche all’estero gli importi delle operazioni fornendo alle Fiamme Gialle gli strumenti necessari per completare la sua azione nei confronti di persone fisiche e società cartiere (cosiddette missing trader) o imprese-filtro (cosiddette buffer) utilizzate per realizzare “la frode fiscale in materia di IVA”, il mancato pagamento della quale avrebbe reso il prezzo del carburante così basso. Le indagini si sono svolte tra ottobre e dicembre dello scorso anno: prima la perquisizione presso la sede dell’azienda di Maranello, in cui venivano ritrovati documenti occultati nell’automobile del legale rappresentante assieme a 120mila euro in contanti, subito sequestrati; poi, il 10 dicembre, è scattato il sequestro, che ha portato alla quantificazione di beni mobili e immobili, disponibilità finanziarie e monetarie per 5 milioni di euro di valore. Il GIP ha nominato un amministratore giudiziario della società e delle sue quote sociali: il titolare della ditta di petroli di Maranello attende ora il processo.