Il Pil del quarto trimestre 2024 è a zero mentre in Emilia-Romagna e a Modena aumentano di oltre il 50% le ore di cassa integrazione
MODENA – Economia italiana in frenata, il bollettino Istat certifica una crescita congiunturale nulla nel quarto trimestre 2024, l’osservatorio Inps un aumento del 54,7% della cassa integrazione in Emilia-Romagna. Per la Cgil regionale sono dati che confermano e aggravano le preoccupazioni sollevate in questi mesi dal sindacato: in Emilia-Romagna nel 2024 sono state autorizzate 60 milioni e mezzo di ore di cassa integrazione con un particolare aggravio negli ultimi mesi dell’anno. Il raffronto con l’ultimo trimestre 2023 vede una crescita della Cig del 68%. Ancora peggio va nel comparto artigiano, le piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto fondamentale della nostra economia: il ricorso all’Fsba, fondo bilaterale per l’erogazione degli ammortizzatori sociali nel comparto artigiano, è aumentato del 90%, coinvolgendo oltre 10mila lavoratori. Nel 2024 a Modena l’Inps ha autorizzato 13.154.000 ore di cassa integrazione, il 52% in più rispetto alle 8.626.000 dell’anno precedente. Nel settore meccanico e in quello delle pelli e calzature le ore di Cig sono più che raddoppiate. “La crisi industriale dovrebbe essere la priorità del Governo” dice il Segretario Generale Cgil Emilia-Romagna Massimo Bussandri che aggiunge: “da mesi chiediamo risposte concrete su investimenti, politiche industriali e ammortizzatori sociali”. Chi è in cassa integrazione, ricordiamo, per le statistiche Istat rientra tra gli occupati, che risultano ancora in lieve crescita, ma le ore complessivamente lavorate diminuiscono. Per la Cgil regionale è quanto mai urgente una regia pubblica per scongiurare il rischio di desertificazione industriale, una sfida che sarà prioritaria anche nel confronto con la nuova giunta regionale nel rinnovo del patto per il lavoro e per il clima.