La storia di Anna, giunta a Modena subito dopo lo scoppio del conflitto: “Qui grande generosità che cerco di ripagare. A est bombe ogni giorno”
MODENA – “Mio marito mi sveglia all’alba telefonandomi, dice: è iniziata. Carichiamo la macchina e partiamo, un boato a noi vicinissimo ci terrorizza. Vediamo le code ai benzinai, in radio raccontano che hanno bombardato gli aeroporti. Mentre usciamo dalla regione di Kiev, un missile ci sfreccia accanto”. Domani alle 4.30 del mattino – ora italiana – saranno tre anni esatti dallo scoppio della guerra in Ucraina. Siamo andati a conoscere Anna, scappata da Kiev il 24 febbraio 2022 e giunta alla Croce Blu di Modena due giorni più tardi. Anna ricorda il 24 febbraio del 2022 come un giorno da film hollywoodiano, irreale, lampi di paura indelebili nella memoria: viveva con il marito e la figlia di appena tre anni non lontano da Kiev, nei pressi di un piccolo centro logistico militare distrutto nei primi minuti del conflitto. Un boato, enorme e vicino, li ha messi in fuga. Nelle successive quarantott’ore attraverso la Romania e poi l’Italia, le persone venute a conoscenza dell’invasione dell’Ucraina hanno fatto il possibile per aiutare la famiglia di Anna. Che, giunta alla Croce Blu di Modena assieme ad altri profughi, si è subito fatta avanti per dare a sua volta una mano. “Oggi lavoro nel controllo di gestione di un’azienda modenese e nel weekend, in Croce Blu, consegno pasti e faccio compagnia a chi ne ha bisogno”. La figlia ora ha sei anni, parla l’italiano e a settembre prossimo comincerà la scuola elementare. “Siamo grate di essere qui”. Dell’Ucraina ad Anna giungono notizie da luoghi diversi: oltre la zona occupata dai russi ci sono famiglie che tentano la fuga o sono già fuggite, molti erano filo Putin – spiega – prima che cominciassero a cadere le bombe, soprattutto a Mariupol; e poi ci sono persone anziane che ormai hanno la loro vita lì e attendono l’esito della guerra senza sapere come reagire. Circondate, oggi, da macerie. E la preoccupazione è aumentata di recente, conclude Anna, con il cambio di potere negli Stati Uniti e le dichiarazioni internazionali che piovono sull’Ucraina, anch’esse, come piccole bombe. “Gli Stati Uniti possono aiutarci se vogliono, ma non possono dire bugie come quella che la guerra l’abbiamo iniziata noi, è assurdo. Penso che l’Europa debba restare unita e che l’Italia debba continuare ad aiutarci come ha fatto sin qui: il suo aiuto è stato prezioso, e non lo dimentichiamo”.