Il movimento franoso ha rallentato la sua corsa, ma non diminuiscono le preoccupazioni a causa del colmo di fango e detriti. Esperti di Unimore al lavoro con strumenti sofisticati. Evacuata una famiglia di allevatori. E domani torna la pioggia.
Palagano (MODENA) – La frana è scesa solo di 10 metri nella notte appena passata. Ma a smorzare ogni facile ottimismo c’è la crescita di volume e in altezza del colmo di fango e detriti che il movimento minaccia di trascinare con sé da un momento all’altro. “La situazione è drammatica – ha detto il sindaco di Palagano Fabio Braglia, raggiunto al telefono mentre si trovava sul posto – grazie alla tregua concessa dal maltempo abbiamo potuto drenare le acque con gli escavatori riuscendo a contenere l’allargamento del fronte. Però la frana scava da sotto ed è difficile prevedere che direzione prenderà”. Continua intanto senza interruzione il lavoro dei geologi di Unimore che per rilevare i movimenti del terreno si avvalgono di sofisticate strumentazioni. Come il drone ad infrarossi capace di scandagliare la frana dall’interno e in profondità. Secondo gli esperti le abitazioni più direttamente minacciate, una serie di seconde case attualmente già sgomberate o in fase di sgombero da parte dei proprietari, potrebbero essere raggiunte nella notte tra Pasqua e Pasquetta. Rimarrà invece con ogni probabilità isolata a causa dell’interruzione dell’unica strada di collegamento una grande azienda agricola, con parecchi capi di bestiame, vicina a via La Lissandra. “Abbiamo ripristinato una vecchia mulattiera – spiega Braglia – per permettere agli allevatori di raggiungere le stalle e dar da magiare agli animali, mentre la famiglia residente verrà evacuata nelle prossime ore e sistemata in albergo”. Una situazione in divenire, che per questo viene monitorata costantemente. Le preoccupazioni aumentano se si guarda al meteo che per domani prevede altra pioggia.
