Incassato il no di Modena Volley per il PalaPanini, il club gialloblu ha dieci giorni per trovare spazio in uno degli altri impianti della città
MODENA – Il nodo è di quelli difficili da sciogliere. L’obiettivo finale quello di individuare un impianto di gioco che abbia i requisiti adatti per poter permettere al Volley Modena femminile di prendere parte al prossimo campionato di serie A2. La promozione conquistata attraverso i playoff lo scorso 7 giugno ha dato il via alle riflessioni, in casa gialloblu, per cercare di capire velocemente se esistano tutti i presupposti per affrontare la prossima stagione nella seconda categoria del volley nazionale. Il punto numero uno è legato alla sede per le partite interne. La palestra dell’istituto Guarini, dove la squadra ha giocato anche in questa stagione, non ha le caratteristiche adatte, che hanno invece in città PalaPanini, Palanderlini, Pala Molza e Pala Madiba. Vale a dire tutti impianti di proprietà comunale ma assegnati in gestione. Spetta quindi alle società che gestiscono, nella fattispecie Modena Volley, Anderlini, Junior Sacca e Pallamano Modena, trattare direttamente con chi chiede spazi, pur in presenza di linee guida e tariffari previsti dal Comune.
È qui che nasce il problema. Il Volley Modena femminile ha mosso il primo passo chiedendo a Modena Volley maschile la possibilità di giocare al PalaPanini finendo per incassare una risposta negativa. Un no che ha provocato la reazione del club gialloblu, che attraverso una nota ufficiale parla di “danno importante, visto che entro il 4 luglio alle ore 12, data limite per l’invio della richiesta di ammissione, sarà necessario specificare anche il campo di gioco e produrre la relativa documentazione per quanto concerne omologa, agibilità e tutta quella che è la parte burocratica”. I margini perché la trattativa tra i due club si possa riaprire sono di fatto a zero. Entro la fine della settimana è in programma invece un nuovo confronto tra Volley Modena e amministrazione comunale, che proverà ad aprire un dialogo tra la società neopromossa e quelle che hanno in gestione gli altri impianti della città, partendo dal presupposto che gli spazi disponibili erano e restano estremamente ridotti. Per prendere parte alla serie A2 però una casa, prima ancora della copertura del budget necessario, il Volley Modena la deve trovare e i giorni a disposizione sono sempre meno.