Notizia di reato “totalmente infondata”. Si indaga sulle motivazioni della denuncia sporta dalla vittima. La sindaca Muratori: “episodio strumentalizzato dalle opposizioni politiche”
VIGNOLA (Modena) – Nessuna violenza sessuale, nessun agguato a una ragazza che torna a casa a piedi. Ne è convinta la Procura che ha chiesto l’archiviazione del presunto stupro avvenuto a Vignola nella serata del 25 giungo scorso quando una trentenne del posto denunciò di essere stata aggredita e violentata da uno sconosciuto mentre tornava a casa a piedi dopo una serata con gli amici. Lo scarno comunicato firmato dal Procuratore della Repubblica Luca Masini parla di “totale infondatezza” della notizia di reato. “Sono in corso i dovuti approfondimenti investigativi – prosegue la nota – finalizzati a chiarire le motivazioni che hanno determinato la denunciante la proporre querela”. Insomma per gli investigatori la donna si sarebbe inventata tutto quando riferì di essere stata sorpresa alle spalle nei pressi di un parcheggio di via Portello da un uomo che l’aveva buttata a terra cercando di stuprarla ma lei aveva avuto la forza di reagire facendolo fuggire. Sul posto arrivò il 118, la ragazza era sconvolta e presentava contusioni; tutto in un primo momento faceva pensare alla fondatezza del racconto confutato però dalle indagini, in particolare dalle telecamere di sorveglianza analizzate dai carabinieri. L’episodio, rimbalzato sui media nazionali, aveva suscitato molto allarme a Vignola scatenando indignazione e attacchi social contro l’amministrazione comunale. La sindaca Emilia Muratori in un comunicato parla di strumentalizzazione della notizia da parte delle forze politiche di opposizione che hanno cavalcato le naturali paure delle persone per un episodio che “nonostante i particolari non fossero limpidi fin dall’inizio, aveva ingenerato un enorme allarme sociale”. “Le immagini delle telecamere – scrive ancora la prima cittadina – sono state decisive per ricostruire ogni attimo di quella serata. A Vignola le telecamere ci sono e funzionano – rimarca la Muratori – e sono state determinati nelle indagini”. L’amministrazione sta valutando azioni per tutelare l’immagine della città.