Un segnale in controtendenza dal mercato del biomedicale: LIVANOVA, stabilimento di Mirandola, regolarizza a tempo indeterminato 150 lavoratori in somministrazione, facendo così salire a duecento le assunzioni totali effettuate negli ultimi tre anni
MIRANDOLA – Quasi centocinquanta assunzioni a tempo indeterminato in un settore, quello biomedicale, alle prese con una profonda ridefinizione di se stesso e anche rischi legati ai livelli occupazionali tanto nel comparto della ricerca quanto in quello produttivo. Va in direzione opposta la LIVANOVA di Mirandola, che assieme ai sindacati CGIL CISL e UIL annuncia un forte investimento sulle persone: le regolarizzazioni a tempo indeterminato dei 150 lavoratori precedentemente impiegato in somministrazione sono un segnale di consolidamento per il patrimonio di competenze dell’azienda, che nei mesi scorsi si era impegnata ad assorbire – prima pro tempore e poi su base stabile – lavoratori fuoriusciti da altre aziende del comparto, ad esempio la Mozarc-Bellco, tenuta sotto pressione dai player intercontinentali che operano nel settore degli apparecchi per la dialisi. Duecento assunzioni a tempo indeterminato in tre anni, questo è il dato in contraltare di LIVANOVA, multinazionale che ha come policy interna quella di procedere all’assunzione automatica del personale che ha la maggiore anzianità aziendale.