Il laboratorio orafo era già stato colpito nel 2011: in quell’occasione un rapinatore era rimasto ucciso in uno scontro a fuoco
PORTILE (Modena) – Pochi attimi di terrore che sembrano infiniti in balia di due rapinatori armati di pistola. E’ successo al laboratorio orafo “Il Ciambellino” di Strada San Martino di Mugnano a Portile. A raccontare i fatti è la dipendente Alice Cavani che parla di “pochi attimi di terrore” e definisce “un miracolo” il fatto che nessuno sia rimasto ferito.
I fatti: mentre i due rapinatori armati tengono in scacco la commerciante e una cliente all’interno del negozio, un terzo si dirige nel retro dove c’è la cassaforte aperta e dove c’è anche il titolare della gioielleria, costretto su una sedia a rotelle, che assiste impotente alla rapina. I tre rapinatori dopo avere messo il bottino – per lo più gioielli – in un sacco di plastica, sono scappati a bordo di un’auto. L’azione della banda è stata inquadrata dalle telecamere del negozio e ora è nelle mani della squadra mobile che si sta occupando delle indagini
Non è la prima volta che il laboratorio Ciambellino subisce una rapina. Nel 2011 era finita con un conflitto a fuoco con la polizia dove rimase ucciso uno dei banditi, Giuseppe Mayer, un giostraio di 61 anni. La banda comppsta da altre 7 persone venne poi arrestata in Veneto