L’omelia durante la Messa di Natale e le parole concesse a Nautilus nella puntata speciale del 25 dicembre. “Lo Stato di Palestina? Serve anche a Israele”
MODENA – Per la messa di Natale, Don Erio ha scelto l’Evangelista Luca e il suo racconto della nascita di Gesù: “come un regista che usa lo zoom ci mostra prima la Galilea, poi Betlemme, infine la mangiatoia” dove nacque un bambino che cambiò il mondo, ma di cui l’Imperatore Ottaviano Augusto e i Romani non seppero nulla per almeno altri cento anni. “Non fu notato” ha detto nell’Omelia, riferendosi alla capacità della fede di espandersi senza imporsi, a differenza “dei potenti che ordinano la guerra”. L’appello alla pace è il tema del Natale e, purtroppo, non del primo. Castellucci lo ha ribadito, sempre il giorno di Natale, anche dagli studi di Nautilus riflettendo sul ruolo della Chiesa cattolica nel processo di pace reso difficile da organi internazionali sempre più deboli.
Netta la posizione del Vescovo anche in merito alla situazione in Palestina: “i due Stati”, spiega “sono una necessità”. E poi l’aneddoto sul linguaggio d’odio, tratto da una conversazione privata con Papa Francesco.
