Repliche fino a domenica 17 novembre per la regia di Gabriele Russo. Sul palco Michele Di Mauro ed un Natalino Balasso, in une rara interpretazione drammatica e non comica.
MODENA – Quando andò in scena per la prima volta nel 1948, “La grande magia” non fu capita e suscitò reazioni controverse. A quarant’anni dalla scomparsa di De Filippo, Natalino Balasso e Michele Di Mauro sono i protagonisti di questa commedia nera, a tratti drammatica e misteriosa, che supera il racconto familiare e si apre a molteplici interpretazioni grazie al magico gioco della drammaturgia Eduardiana. Al centro dell’opera, il confronto tra Calogero di Spelta, uomo ossessionato dal controllo, che tenta disperatamente di mettere in ordine una realtà sempre più sfuggente, e l’enigmatico illusionista Otto Marvuglia. Un testo che tocca temi ancora attuali