Il responso è atteso per luglio, poi l’autorizzazione ai diversi apparecchi verrà data caso per caso
MODENA – Lo storico cortocircuito si è interrotto: il Ministero dei Trasporti ha risolto la contraddizione tra autorizzazione e omologazione degli strumenti per il controllo della velocità, tra questi velox, tutor e colonnine arancioni. Le multe fatte sin qui rimarranno quasi certamente valide e, in fin dei conti, i comuni che hanno tenuto i macchinari accesi canteranno vittoria. Tra questi il comune di Modena, che il velox fisso della tangenziale non l’ha mai spento. La vicenda giudiziaria legata a migliaia di ricorsi in tutta Italia ora andrà avanti, parallelamente a quella per presunta frode in fornitura contro alcuni apparecchi di rilevazione, ma non inficerà più la capacità di elevare multe da parte degli enti pubblici. Tutto risolto dunque? Non proprio. Infatti la sentenza che riabilita gli autovelox deve passare alla Corte Europea: ci vorrà qualche mese, data stimata della risposta il luglio prossimo. Ma già nei mesi di aprile e maggio i Municipi di tutta Italia, potendo disporre delle motivazioni della sentenza, potranno decidere il da farsi. Il tema è quello degli apparecchi che, dopo la sospensione, sono stati smontati e messi al riparo da furti o vandalismi: esempio, il temuto tutor della Modena-Sassuolo, di competenza del Comune di Formigine. Il tipo di tecnologia utilizzata – e ora smontata – potrebbe essere nuovamente autorizzato, e allora rimontarlo richiederebbe pochi giorni; oppure la tecnologia potrebbe essere giudicata non più conforme e allora il comune dovrebbe indire una gara di fornitura con tempi ben più lunghi. In generale, gli automobilisti sono avvisati: da luglio 2025 le colonnine arancioni sulle strade di provincia e tutti gli altri attrezzi per le multe potrebbero tornare in funzione. A suffragio di questa ipotesi c’è la decisione di installare già, in autostrada, i nuovi tutor 3.0, che dà l’idea che qualcuno sappia già come andrà a finire. Intanto, e al di là di quanto odiosi possano apparire, tutor e velox continuano a fare il loro lavoro anche da spenti: la sola presenza di cartelli e colonnine fa paura, tanto da azzerare gli incidenti nei tratti sorvegliati, com’è accaduto proprio a Formigine. Circostanza, quest’ultima, che fa riflettere, perché è vero che è brutto prendere la multa, ma poi quando si è costretti ad alzare il piede dal pedale si arriva a casa, quasi sempre, sani e salvi.