Teatro pieno a Correggio per la serata d’apertura. Il 29 maggio a Sassuolo l’ospite d’onore è il “paroliere” Mogol
CORREGGIO (Reggio Emilia) – Il primo palco è quello di Correggio. Seguono, in ordine sparso, Pavullo, Sassuolo, Concordia sulla Secchia, ma anche Bologna, Milano e, naturalmente, Carpi, il fulcro di un evento nato quasi per caso e divenuto portante: il festival internazionale delle abilità differenti ha preso il largo, spegne ventisette candeline e lo fa puntando sull’arte – figurativa, ma anche dinamica, da togliere il fiato. “Ben altro, son io” è il messaggio scelto dagli organizzatori, fra cui la Cooperativa Sociale “Il Nazareno”, per indicare sia le capacità straordinarie degli artisti “differentemente abili” sul palco, sia per sottolineare l’importanza della compartecipazione e della compagnia contro una condizione che molto spesso coincide con la disabilità: quella della solitudine. Il calendario è ricco di eventi: l’appuntamento più atteso, quello con il “paroliere” della musica italiana Mogol, è il penultimo, il 29 maggio a Sassuolo. La ventisettesima edizione del Festival delle Abilità Differenti chiuderà in casa, a Carpi nel parco di Villa Chierici, il 4 giugno – e ancora una volta, ballando.