Negrini (FdI) sostiene invece l’importanza di continuare “o non si farà più”
MODENA – Le perplessità sollevate sul progetto da Massimo Mezzetti riaprono la discussione – ormai pluridecennale – sulla necessità di una bretella autostradale fra Campogalliano e Sassuolo: il sindaco di Modena, rispondendo a un’interrogazione di Alleanza Verdi Sinistra, si chiede non solo se il progetto sia ben temperato dal punto di vista dei costi e dell’impatto ambientale, ma anche se serva davvero. Una perplessità già sollevata dall’ex primo cittadino Gian Carlo Muzzarelli, il tutto nel quadro già delicato del rinnovo cinquantennale per la gestione dell’Autostrada A22, partita che dovrebbe chiudersi a giorni e da cui dipendono non solo la Bretella ma anche un altro controverso progetto, la Cispadana. Il timore del centrodestra è che la riapertura del dibattito possa danneggiare o quantomeno disturbare Autobrennero nei giorni decisivi per la concessione, e che i fondi già messi da parte per le due opere finiscano per essere destinati altrove, o sparire. Negrini (Fratelli d’Italia) insiste: “Non si può perdere altro tempo, il progetto deve essere portato avanti così com’è. C’è un problema di equilibri nella maggioranza ma questo non può incidere sulle necessità delle imprese”. Ma il tema è anche geografico, oltre che politico: mano a mano che ci si allontana dall’asse autostradale A1-A14 l’urgenza di un prolungamento autostradale aumenta – soprattutto dal punto di vista delle imprese del distretto ceramico; mentre nelle imprese operanti su Modena o già connesse dall’autostrada prevale il timore che, nell’attuale formulazione, il maxi casello da oltre 96mila metri quadrati previsto a Marzaglia si “mangi” ogni possibilità di allargare lo scalo merci. L’alternativa alla Bretella rimane quella di affiancare alla Modena-Sassuolo due strade provinciali, una nel modenese e una nel reggiano. Ora le parti attendono l’esito della gara europea per la concessione autostradale, poi verrà il tempo delle decisioni.