L’Agenzia per la Mobilità di Modena passa ai fatti, licenziato l’ex direttore Berselli, affidato l’incarico pro tempore a Roberto Bolondi in attesa del bando che porterà al nuovo dirigente. Arriva il decreto ingiuntivo per l’ex dipendente che dovrà restituire il denaro
MODENA – Dovrà restituire 459mila euro, di fatto il 91% dell’ammanco totale l’ex dipendente infedele di Amo che ha sottratto nell’arco di cinque anni 512mila euro all’agenzia per la mobilità di Modena incassando bonifici indebiti per la quale è stato aperto un fascicolo in procura. Ora l’agenzia ha ottenuto dal tribunale l’emissione del decreto ingiuntivo nei confronti dell’ex dipendente. E’ la prima delle tre azioni che Amo ha intrapreso in questi giorni per dare gambe alla cosiddetta fase due. Sul riassetto dei vertici dell’Agenzia è stato licenziato l’ormai ex Direttore Generale Daniele Berselli, per i ruoli apicali (il suo e quello di revisore) arriveranno presti i bandi. Mai più affidamenti diretti per nessun ruolo – h spiegato l’amministratore Unico Andrea Bosi. Pro tempore l’incarico di direttore è affidato a Roberto Bolondi che garantirà la gestione ordinaria di un momento cruciale per il trasporto pubblico come quello della ripartenza dell’anno scolastico tra poche settimane. Sulle eventuali responsabilità di terzi coinvolti nell’ammanco Bosi ha spiegato che ci si sente di escludere responsabilità penali mentre è più probabile che qualcuno sia stato esso stesso indotto a sbagliare o raggirato dall’agire della dipendente. Verrà cambiato l’organigramma di Amo per migliorare la struttura organizzativa. Anche per questo la scelte anche quella di dotare l’agenzia di un modello 231 di organizzazione e controllo societario con il lavoro dell’avvocato Giulio Garuti
