Questa mattina l’avvocato Fausto Gianelli ha incontrato in carcere il 67enne indagato per la sparizione della donna. L’uomo si difende: “Non ho fatto nulla di male, per me Daniela era un’amica e l’ho aiutata nel momento del bisogno”.
MODENA – Si difende Domenico Lanza, lo “sceriffo” di Polinago indagato per la sparizione di Daniela Ruggi la 31enne di Montefiorino di cui non si ha più traccia dal 18 settembre scorso. “Eravamo solo amici – afferma il 67enne – non le ho fatto nulla di male, non capisco perché sono in carcere”. Nei prossimi giorni sopralluogo dei Ris di Parma nella casa di Lanza a Polinago. Il legale: “Siamo fiduciosi, certi che non verranno trovate tracce sospette”. Lanza conosceva da tempo Daniela di vista ma la loro frequentazione è cominciata soltanto l’estate scorsa. Daniela aveva scelto di vivere a Vitriola ma la famiglia smentisce che tra loro non si parlassero. “Daniela era uno spirito libero ma ci sentivamo tutti i giorni”.