Non si ferma la corsa della cassa integrazione aumentata sia in Italia che in Emilia Romagna. Per la Cgil Emilia-Romagna il campanello d’allarme per il Governo dovrebbe essere già suonato, ma si continua a far finta di niente.
Modena -Nei primi 6 mesi dell’anno in Emilia-Romagna sono state attivate 34milioni di ore di cassa integrazione, il 20% in più rispetto al 2024, addirittura il 102% in più rispetto al 2023. “Questa è un’emergenza non solo regionale ma nazionale -dice la Cgil Emilia-Romagna- ed è inaccettabile il disinteresse del Governo”. In Italia le ore di cassa integrazione autorizzate nel primo semestre sono state 305 milioni, il 22% in più rispetto all’anno scorso. Il Governo parla di occupazione in crescita ma dentro quei numeri ci sono tanti lavoratori poveri, precari e cassintegrati. L’occupazione giovanile è in calo, professionisti, neolaureati e gli immigrati più capaci preferiscono andare all’estero; ad aumentare, tra gli occupati, sono solo gli over 50, che per effetto delle riforme sono costretti a ritardare la pensione. In 34 mesi di Governo Meloni, 27 hanno registrato un calo della produzione industriale. L’ultimo rapporto di Unioncamere Emilia-Romagna ha messo in evidenza un -3,2% della produzione in regione: in particolare sofferenza sono settori strategici come meccanica, automotive e moda.