Beni pari a 330mila euro sono stati “congelati” a due imprenditori operanti a Cavezzo
CAVEZZO (MO) – Dichiarazioni infedeli per centinaia di migliaia di euro: è questa l’accusa formulata dalla Guardia di Finanza nei confronti di due imprenditori modenesi del settore tessile, la cui attività è ubicata a Cavezzo e di cui risultano legale rappresentante e amministratore di fatto. I due sono indagati “in concorso” e la Procura della Repubblica ha disposto un sequestro preventivo a loro danno del valore di 330mila euro. Secondo le Fiamme Gialle di Carpi, i due avrebbero dichiarato ricavi “di gran lunga inferiori” rispetto a quelli effettivi, e creato di sana pianta scritture fittizie allo scopo di abbattere il reddito imponibile del 90% sul 2019 e del 75% sul 2021: i 330mila euro sequestrati corrispondono, secondo i militari, all’ammanco generato tramite la condotta illegale dei due. Il valore corrisponde a tre appartamenti e un magazzino, tutti ubicati a Cavezzo, e un’automobile formalmente intestata al figlio dell’amministratore di fatto della ditta.