All’indomani del colpo alla Profit di Bomporto, continuano serrate le indagini dei Carabinieri, che non escludono che si tratti della stessa banda che negli ultimi mesi ha messo a segno furti simili nel Nord Italia.
BOMPORTO (Modena) – Continuano serrate le indagini per risalire alla banda che nella notte tra lunedì e martedì ha messo a segno il colpo alla Profit Srl, grossista di prodotti di bellezza in via Tesla, nella zona industriale di Bomporto. I carabinieri sono a lavoro e stanno analizzando episodi analoghi accaduti negli ultimi mesi nel Nord Italia. Non si esclude che la banda infatti sia sempre la stessa. Intanto emergono nuovi particolari su come è stato organizzato il colpo, che ha visto all’opera almeno 13 persone. Le auto sono state rubate in diversi paesi della zona, ma anche a Reggio Emilia poi sarebbero state portate tutte in una vigna poco distanze dall’azienda e posizionate in strada tutte nello stesso momento. I ladri avrebbero provato a rubare i furgoni che servivano per la spaccata alla Cir di Vignola ma non ci sono riusciti. Un organizzazione capillare dunque che ha visto componenti sparsi in tutta la provincia di modena che hanno agito quasi contemporaneamente. Ancora non è chiaro invece il motivo per il quale avrebbero rubato e fatto sparire gli oggetti personali contenuti nelle auto rubate, che secondo i piani avevano unicamente il ruolo di fare barriera. Intanto i proprietari dell’azienda, che era già stata interessata da un furto simile nel 2020, procedono con la conta dei danni. Il bottino è ingente, si ipotizza tra i 100 e i 200 mila euro.