E’ crisi economica anche in Emilia Romagna: a dirlo i dati dell’analisi di Unioncamere e Confindustria sul 2024. La produzione rallenta, calano i fatturati e sul 2025 pesa come un macigno la minaccia dei dazi Usa
BOLOGNA – Nel 2024 l’attività industriale dell’Emilia Romagna ha risentito degli scenari internazionali, la produzione ha rallentato del 3,2 %, il fatturato è diminuito in termini nominali del 3,1 e gli ordini interni del 5%. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale di Unioncamere e Confindustria Emilia Romagna con Intesa Sanpaolo. Ma se è confermata la competitività internazionale delle industrie regionali con gli ordini dall’estero rimasti invariati, sulle previsioni per il 2025 pesa l’incertezza della guerra dei dazi scatenata dall’America di Trump. “Siamo in una guerra commerciale” ha detto il Presidente regionale di Unioncamere Valerio Veronesi mettendo sul tavolo le armi necessarie per vincerla: dare sostegno al mercato domestico, abbassare il costo dell’energia e riconfigurare la 5.0, unico strumento per convincere gli imprenditori a fare investimenti. Interventi che invoca anche la presidente di Confindustria Emilia Romagna Annalisa Sassi che allo spettro dei dazi risponde accendendo un faro sulle opportunità di nuovi mercati.