Il sacerdote modenese don Mattia Ferrari, cappellano della Ong Mediterranea tra le vittime del Caso Paragon, ha presentato un esposto in Procura a Bologna in merito all’attacco ricevuto
MODENA – Ricordiamo che don Mattia ha ricevuto una notifica da Meta nello stesso giorno in cui era stata mandata a Luca Casarini, capomissione e tra i fondatori della Ong stessa. Anche il suo telefono è stato l’obiettivo di un “sofisticato attacco sostenuto da entità governative non meglio identificate” e per questo, assistito dall’avvocata Francesca Cancellaro, ha presentato un esposto-querela. “Siamo pronti come sempre alla massima collaborazione con tutte le istituzioni per scoprire quanto effettivamente accaduto, cercare la giustizia e sanare queste ferite che si sono create con questo caso – dice don Ferrari – Ringrazio quanti si stanno interessando a questo caso, nelle istituzioni come nella società civile, per fare chiarezza su questi episodi e, più in generale, per riaffermare il valore della solidarietà come fondamento della civiltà”.