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Ammanchi alla Fondazione, “ero schiavo del gioco, non riuscivo a fermarmi”

Parla, attraverso il suo legale, il dipendente della Fondazione di Modena accusato di avere sottratto dalle casse dell’ente 850mila euro per giocarli online

MODENA – Fino a un migliaio di scommesse in una giornata, un’attività compulsiva capace di bruciare quasi un milione di euro in due anni.  “Ero scivolato in un burrone da cui non riuscivo più a sollevarmi”. Lo ha detto il dipendente della Fondazione di Modena denunciato dalla Guardia di Finanza al pm Giuseppe Amara che lo ha interrogato lunedì scorso in Procura. L’uomo, insieme al suo avvocato Enrico Fontana ha depositato un memoriale per spiegare le ragioni del suo comportamento, una patologia ossessiva che non riusciva più a fermare. E’ accusato di avere sottratto dalle casse dell’ente 850 mila nell’arco di due anni, centinaia o anche migliaia di euro  in un giorno, che finivano in  scommesse sportive e altri giochi online, transazioni di denaro dal conto corrente della Fondazione che hanno insospettito le stesse case da gioco, le prime a segnalare le movimentazioni anomale alla banca d’Italia e alle Fiamme Gialle. Contemporaneamente la stessa Fondazione si è accorta degli ammanchi denunciando il dipendente alla procura di Modena e sospendendolo dal lavoro. Sicuramente l’aspetto patologico sarà approfondito dal legale della persona indagata che sta valutando la nomina di un esperto.

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