Al via, dopo le polemiche, anche un corso di indirizzo gestionale. E intanto a Bologna continua la contestazione rivolta alla Ministra Bernini
MODENA – Non sarà con l’Alma Mater di Bologna ma con l’ateneo di casa il corso di filosofia per i cadetti dell’Accademia militare di Modena. Dopo le note polemiche, si è arrivati a un compromesso: non un corso di filosofia a sé ma un percorso curricolare ad indirizzo filosofico all’interno del corso di laurea in Scienze strategiche del dipartimento di Giurisprudenza. Soddisfatta della soluzione la ministra Anna Maria Bernini: “Quando l’università sceglie di assumersi fino in fondo la propria responsabilità formativa, il Paese fa un passo avanti”. Per il nuovo percorso, il Consiglio del corso di laurea, ospitato in Accademia, ha approvato un’apposita modifica dell’ordinamento didattico. “L’indirizzo filosofico -ha detto la rettrice Rita Cucchiara – rafforza la qualità della formazione degli allievi ufficiali e apre un terreno di lavoro utile all’intera comunità accademica: questioni come l’etica delle tecnologie, il dual use, il rapporto tra conoscenza naturale e digitale chiedono strumenti culturali all’altezza e possono diventare un motore di iniziative didattiche e interdisciplinari rivolte anche agli studenti civili”. Per Unimore la collaborazione con l’Accademia Militare rappresenta un fatto strutturale, costruito in oltre venticinque anni di lavoro comune. Apprezzamento per la decisione di Unimore è stata espressa da Forza Italia mentre a Bologna è proseguita la protesta dei collettivi davanti al Senato accademico con uno striscione e la scritta: “cambiare rotta, noi non ci arruoliamo”. Il Partito Democratico critica invece la ministra Bernini che a Roma, di fronte alle contestazioni di due studenti di medicina, anziché controbattere nel merito, ha reagito definendoli “poveri comunisti”.