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Il Jazz Open trova casa a Modena: prolungato l’accordo fino al 2030 VIDEO

Il prestigioso festival, che nel 2026 porta in città star quali Joss Stone, Moby e Diana Krall, è confermato per cinque edizioni

MODENA – La scaletta di luglio prossimo ha destato stupore e apprezzamento, quasi fatto gridare al miracolo con il ritorno a Modena di un bouquet di star internazionali: Diana Krall e Gregory Porter per aprire, e poi Moby, Jamie Cullum, Jean-Michel Jarre e Joss Stone. Ma non sarà l’unica lineup stellare: ne seguiranno altre quattro, dato che il Jazz Open recentemente portato a Modena rimarrà in città per ben cinque anni. L’edizione 2026 sarà la prima, quella dell’estate 2030 – per ora – l’ultima. E non è tutto: altri nomi, della prossima edizione e di quelle successive, verranno svelati a breve. Il primo appuntamento resta quello di lunedì 13 luglio quando Gregory Porter e Diana Krall, come detto, si avvicenderanno sul palco di Piazza Roma; il 14 toccherà a Moby, superstar dell’elettronica di inizio millennio; il 16 luglio il doppio concerto di Joss Stone, icona del contemporary soul, seguita dal polistrumentista britannico Jamie Cullum. Gran finale sabato 18 luglio con il visionario Jean-Michel Jarre, gigante da 85 milioni di dischi venduti in carriera. I concerti principali si terranno davanti alla facciata di Palazzo Ducale come detto, mentre al Giardino Ducale si troveranno i palchi per i giovani artisti e altri spettacoli coinvolgeranno il Baluardo della Cittadella che per l’occasione si trasformerà in Baluardo Jazz Club. Il Jazz Open si radica dunque in città per almeno cinque anni: la parola passa ora agli appassionati modenesi della buona musica.

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