C’è un museo nella motor valley che presenta una crescita sorprendente: è quello della Pagani a San Cesario. Nel 2024 51mila visitatori, tanto che l’azienda ha dovuto aprire anche nel weekend.
SAN CESARIO (Modena) – Dai modellini in legno di balsa costruiti durante l’infanzia, fino alla creazione della prima Zonda C12. Vetture da collezione che oggi valgono fino a 20 milioni di euro. Il sogno di Horacio Pagani prende vita nella lontana Pampa argentina: figlio di un fornaio, scopre la leggendaria terra dei motori, sfogliando riviste di settore, e finisce per diventare uno dei suoi protagonisti indiscussi. La storia dell’azienda è narrata con grande cura nel museo situato a San Cesario, una mostra che lo scorso anno ha attirato ben 51.000 visitatori. La Ferrari è la prima auto a colori che vede. Va all’università, ma è il periodo del regime e dei moti studenteschi e abbandona gli studi. Costruisce il Formula 2 e conosce Fangio. Sua la lettera di presentazione che gli apre le porte della Motorvalley. Sarà però in un secondo viaggio in Italia che affronterà le sfide più difficili. Dopo un’esperienza alla Lamborghini, Horacio si mette in proprio per sviluppare componenti in carbonio. E’ il grande salto: nasce Modena Design. Da lì nel ‘99 il sogno che diventa realtà la Zonda C12 svelata al salone di Ginevra grazie ad una collaborazione con Mercedes per lo sviluppo del motore. E’ un nuovo inizio. Dopo Zonda, Huayra e più di recente Utopia. A San Cesario, non una fabbrica, ma un atelier unico al mondo dove si realizzano hypercar artigianalmente: 280 addetti e 176 milioni di fatturato. 50 auto prodotte, sei mesi circa per realizzarne una: 3 anni di attesa per comprare una Pagani. Un nome iconico della Motor Valley, celebrato con orgoglio in questo museo.