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Maserati, produzione ancora giù: a Modena -66% rispetto al 2024

Non si arresta la crisi del Tridente. FIM CISL, pronta a incontrare il nuovo CEO di Stellantis Antonio Filosa, va in pressing sul lancio del progetto “Alta Gamma”

MODENA – Il terzo trimestre 2025 non porta sollievo a Stellantis né a Maserati, di gran lunga il marchio in maggiore sofferenza del gruppo. In vista del primo incontro col nuovo CEO Antonio Filosa, FIM Cisl tratteggia un quadro critico per tutti gli stabilimenti ma in particolare per quello di viale Ciro Menotti, di cui inquietano sia la serie storica sia il futuro. Nel 2025 Maserati ha prodotto a Modena 260 autoveicoli, il 79% in meno rispetto al 2024 e il 93% in meno rispetto al 2017, quando a Modena venivano assemblate e ultimate più di 3.700 automobili; nel trimestre luglio-settembre i tridenti forgiati qui sono stati appena 75, tutte Maserati MC20; nel 2022, ultimo rilancio in ordine di tempo, erano stati 950, lo scorso anno 220, e dunque il triplo rispetto a quest’anno. Il passato inquieta dunque ma il futuro non fa sorridere: a breve verranno spostati a Modena, come promesso, i modelli Gran Turismo e Gran Cabrio, che tuttavia “cubano” appena 140 unità sommate e sono ritenuti “poco appetibili dal mercato”; questo spostamento dovrebbe se non altro ridurre il ricorso al contratto di solidarietà, che oggi tocca tutti e 214 i lavoratori con una riduzione media del lavoro effettivo attorno al 50%; ma su Modena pesa anche il netto passo indietro di Maserati sull’elettrificazione, a sua volta ritenuta indesiderabile da clienti che ad esempio scelgono la Grecale elettrica in appena il 4% dei casi. Il tema “alta gamma” torna dunque di stretta attualità e il 20 ottobre a Torino, nel primo incontro con Filosa, la CISL chiederà soprattutto conto di quel progetto e di come si sviluppera “in sinergia con altri attori della Motor Valley” come promesso dalla proprietà. Altro progetto futuro il cosiddetto “Fuoriserie”: gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati “completati”, dicono, ma ora servono dettagli e soprattutto volumi. Sospese, infine, le produzioni di Quattroporte e SUV Levante in versione elettrica; il rilancio di Maserati e di Stellantis per ora è carico di contraddizioni. L’obiettivo, confermano, rimane quello di tornare al milione di veicoli totali ma è lontanissimo dato che il 2025 si concluderà con una riduzione del 30% rispetto al già critico 2024; ad oggi più di metà dei modelli Stellantis prodotti è costituito dall’inossidabile Panda, ma è anch’essa in sofferenza con un calo di produzione del 29%.

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