Si è rinnovata la tradizione che ricorda il vescovo di Modena, protettore della città. Il corteo partito da palazzo comunale ha portato in offerta ceri e candele per la lampada che arde perennemente davanti al sepolcro nella cattedrale, gremita per la messa, trasmessa in diretta da Trc.
MODENA – Il giorno del Santo Patrono, 31 gennaio, San Geminiano, Vescovo di Modena, si rinnova la tradizione che celebra un legame fortissimo e indissolubile religioso ma non solo tra la figura del Santo e tutti i modenesi. La giornata si è aperta con il corteo partito da Palazzo Comunale accompagnato dalla banda cittadina: insieme al gonfalone, ai figuranti in costume storico, ai valletti in livrea gialloblù, le autorità cittadine, civili e militari, con il Sindaco Mezzetti in testa hanno raggiunto il Duomo portando in offerta due ceri votivi, sei candele e l’olio per la lampada che nella cripta della Cattedrale arde perennemente davanti al sepolcro del Santo Vescovo, come segno di una città viva. Ceri e olio sono stati donati durante la cerimonia religiosa che è stata presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci. Un momento solenne e partecipato, vissuto intensamente, perché San Geminiano è stato e ancora è un punto riferimento per sentirsi comunità. Una mattinata speciale per tutta la città che Trc ha mostrato in diretta televisiva fin dalle prime ore del mattino, a raccontare e accompagnare i momenti salienti delle celebrazioni Stefano Caselli e Don Alberto Zironi, parroco di Nonantola.