Il report annuale della sede provinciale dell’Associazione Familiari Vittime della Strada lancia l’appello per il periodo di Feste: occhio all’abuso di alcol.
MODENA – Sono ancora troppe le vittime sulle strade modenesi, 39 finora nel 2025: è questo il dato principale che emerge dal report dalla sede provinciale dell’associazione familiari vittime della strada. E la maggior parte dei decessi, il 62%, deriva da uscite di strada autonome, senza apparente contato con altri veicoli. Sono dunque la distrazione e la stanchezza le principali cause d’incidente sulle strade modenesi: errori di guida determinati dall’utilizzo del cellulare, dall’eccesso di velocità o dall’appannamento dei riflessi a causa dalla fatica. Dai dati emerge che gli incidenti più gravi si verificano a poca distanza da casa, quando tensione e attenzione si attenuano e stanchezza e distrazione prevalgono. Attenzione, specie in questo periodo di feste, anche all’abuso di alcol: mettersi alla guida in stato psico fisico alterato rappresenta un rischio enorme.
Dei 39 decessi su strade modenesi, il 93% si è verificato quest’anno su viabilità ordinaria, solo il 7% in autostrada. Otto i ciclisti deceduti e anche in questo caso prevalgono gli incidenti per cadute autonome.
La fascia oraria più pericolosa, contrariamente a quanto si possa immaginare, è quella tra le 12 e le 18, il momento della giornata in cui si concentra la percentuale più alta degli incidenti mortali.
A livello territoriale, 12 le vittime sulle strade di Modena, 5 a Carpi, 3 a Spilamberto e Vignola. Buone notizie invece dal distretto ceramico: per il secondo anno consecutivo non si registrano incidenti mortali a Sassuolo, azzerate le vittime anche a Fiorano, Maranello così come a Soliera e Mirandola. Nessuna vittima – ed è la prima volta che accade dal 2002 – nemmeno in moto sulla Estense, dove il presidio più capillare degli organi di polizia per il problema del ponte sul Rio Torto ha garantito maggiore sicurezza, specie nel periodo estivo.
