Vittima una novantenne. I Carabinieri allertati dalla banca in cui la donna stava prelevando 10.000 euro
VIGNOLA (Modena) – Un incidente “terribile”, in cui sarebbe rimasta ferita una donna in gravidanza – inventato di sana pianta, come già troppe altre volte, a scopo di truffa. La vicenda in cui si sono imbattuti i Carabinieri di Sassuolo e Vignola è ormai una routine, anzi, un tormentone, toccato stavolta a una novantenne vignolese che ha prima ricevuto la telefonata di un sedicente avvocato, che la informava che il grave incidente sarebbe stato provocato dal di lei fratello, e poi la visita di un 26enne originario di Cosenza, incaricato di prelevare contanti e oro “per evitare che il congiunto della donna finisse in carcere”. Tante volte le vittime designate di queste truffe si accorgono che qualcosa non va, non stavolta purtroppo: la novantenne ha consegnato al truffatore monili in oro per un valore di 4.000 euro e, su sua sollecitazione, è andata in banca da lui accompagnata a prelevarne ben 10mila in contanti. È stato proprio il cassiere dell’istituto di credito a insospettirsi di fronte alla richiesta della donna: le ha chiesto il perché di un prelievo così ingente, informando poi la direttrice della filiale; appreso che il truffatore era lì fuori, in attesa, i bancari non hanno esitato, chiamando i Carabinieri. All’alt dei militari il ventiseienne ha reagito dandosi alla fuga in auto, guidando all’impazzata, effettuando sorpassi in contromano e bruciando più di un semaforo rosso, fino a Savignano sul Panaro dove veniva finalmente bloccato e trovato in possesso di 1.300 euro in contanti oltre che di parte dell’oro sottratto, avendo gettato il resto dal finestrino durante la fuga. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari nel comune di Cariati, da cui proviene, e dovrà rispondere delle accuse di truffa pluriaggravata e resistenza a pubblico ufficiale.
