Il processo esce dalle aule del Tribunale: giudici, avvocati e imputato sulla scena del crimini a Fossa di Concordia dove fu trovato il corpo della donna. Un sopralluogo per fare chiarezza su quanto avvenuto quella sera e quella notte tra il 17 e il 18 novembre del 2022
CONCORDIA (Modena) – E’ terminata nel luogo simbolo del terribile delitto, in quell’area isolata delle campagne di Fossa di Concordia dove nel novembre di due anni fa venne trovata l’auto carbonizzata di Alice Neri con il suo corpo all’interno, il lungo sopralluogo al quale ha partecipato anche l’imputato dell’omicidio il tunisino Mohamed Gaaloul. Una lunga giornata fuori dalle aule di giustizia per ricostruire i luoghi chiave della tragedia. Al sopralluogo hanno preso parte la stessa presidente della corte d’assise Ester Russo, la giuria popolare, i pm titolari del fascicolo, Giuseppe Amara e Claudia Natalini i carabinieri che hanno condotto le indagini e le parti coinvolte nel processo, il vedovo Nicholas Negrini ed i legali delle parti con i rispettivi consulenti Nel corso del sopralluogo che ha visto sfilare un lungo corteo di mezzi lungo le strade intorno a Concordia sono state perlustratele vie che la notte del delitto la vittima avrebbe percorso dopo aver dato un passaggio con la sua auto a Gaaloul, partendo dallo smart caffè di Concordia, una delle tappe del sopralluogo. Mohamed Gaaloul, che si dichiara innocente, ha mostrato ai presenti il luogo dove a suo dire una volta sceso dall’auto della vittima avrebbe trascorso la notte, vicino ad un casolare, così ha dichiarato anche durante il suo interrogatorio in tribunale la scorsa settimana. Dopo una verifica anche sugli argini dove l’auto si sarebbe fermata a lungo quella notte il sopralluogo è terminato nel boschetto dove Alice Neri venne trovata senza vita nel novembre di due anni fa. Nel corso della prossima udienza, mercoledì prossimo, il 18 dicembre, in tribunale a Modena saranno i pubblici ministeri a porre domande all’imputato.