Esercitazione nazionale itinerante del gruppo di protezione civile RDN Italia, che ha fatto tappa a Campogalliano avvalendosi anche di esperti di videomaking per integrare l’intervento dall’alto con quelli a terra o in acqua
CAMPOGALLIANO (Modena) – Gli occhi dei droni al servizio della Protezione Civile: volontari al lavoro per tre giorni, lo scorso weekend a Campogalliano, con l’obiettivo di ritrovare un disperso in acqua o tra le macerie di un edificio crollato. La simulazione coordinata dal gruppo RDN ha consentito di affinare le più moderne tecniche di soccorso. In caso di disastro naturale un drone può salvarci la vita, ma non da solo: servono addetti preparati, in grado di utilizzarli con metodo e soprattutto in tempi brevi. Per questo motivo l’esercitazione nazionale itinerante del gruppo di protezione civile RDN Italia, che ha fatto tappa a Campogalliano nel weekend, si è avvalsa anche di esperti di videomaking come Simone Soncini per integrare l’intervento dall’alto con quelli a terra – o in acqua – dei professionisti. Un’ora d’oro per trovare il disperso utilizzando una batteria di droni che setaccia dall’alto “a pettine” l’intera area mentre un singolo drone indipendente verifica al dettaglio. Protocollo alluvioni che si somma a quello per gli eventi sismici, altra piaga che qui ha già colpito. In questo caso intervengono i droni con visore “a punto di vista”, che consentono ai nostri occhi di entrare in sicurezza anche negli edifici che rischiano di crollare.