Aumenti medi di 172 euro al mese, 420 per i lavoratori del pronto soccorso. E arrivano le tutele gratuite per gli aggrediti
ROMA – Seimilacinquecento lavoratori modenesi della sanità hanno finalmente un nuovo contratto collettivo: lo annuncia la CISL Funzione Pubblica che ha sancito, a Roma nella sede dell’Agenzia per le Pubbliche Amministrazioni, l’accordo che vale la svolta dopo mesi di serrata. “Più soldi, nuove norme e una nuova stagione di contrattazione”, questo – testualmente – il commento del sindacato confederale. Nell’accordo c’è l’aumento degli stipendi per infermieri, ostetriche, operatori sociosanitari, autisti soccorritori, tecnici sanitari e personale amministrativo, pari a una media di 172 euro al mese e ben 420 per i lavoratori di Pronto Soccorso. Inoltre il contratto rinnovato prevede più tutele legate a patologie croniche e terapie salvavita. E a proposito di tutele: c’è una nuova norma contro chi aggredisce il personale sanitario, che rende gratuiti e a carico di Azienda USL e Azienda Ospedaliera il servizio di tutela legale e quello di supporto psicologico a vantaggio delle vittime. E ancora: 1 milione e 150mila euro confluiscono nel fondo contrattuale di AUSL e Azienda Ospedaliera di Modena per coprire premi produttività e indennità professionali, pari a 98 euro in più pro capite e 72 di maggiorazione per i turni notte. Novità anche sul fronte dell’accesso all’elevata qualificazione, che verrà consentito anche a chi – pur non vantando una laurea magistrale – ha maturato in seguito esperienze rilevanti e incarichi professionali di spicco. I fondi per il rinnovo del contratto ai sanitari “sono già stanziati” assicura il segretario CISL Funzione Pubblica per l’Emilia centrale, Gennaro Ferrara, che rivendica in particolare la “modenesità” del nuovo regolamento sulle aggressioni destinato a fare scuola a livello nazionale.