Rischiano il processo per maltrattamenti i genitori di una ragazza di 23 anni che veniva malmenata e minacciata perché si ribellava alle regole della Sharia
MODENA – Botte e minacce dai genitori perché non rispettava i dettami della Sharia. E’ quanto ha denunciato una ragazza siriana di 23 anni che lo scorso anno si è rivolta alle forze dell’ordine. Oggi per la coppia era prevista l’udienza preliminare rimandata però a causa di un vizio di forma. La giovane ha descritto una situazione di violenze e restrizioni che sarebbe durata a lungo. Durante l’incidente probatorio dello scorso anno la 23enne ha confermato le accuse nei confronti della madre e soprattutto del padre. Percosse e minacce, restrizioni perché lei osava ribellarsi alle rigide regole della sharia, la legge islamica basata sul Corano che impone una serie di comportamenti morali religiosI e giuridici. In base al racconto della giovane i genitori le impedivano di frequentare persone di sesso maschile ma anche semplici amici, non volevano insomma che conducesse una vita normale come le altre ragazze della sua età e se lei cercava di ribellarsi volavano botte e minacce. I genitori, rappresentati, dall’avvocato Giovanna Frisella, si sono sempre dichiarati estranei all’accusa ma ora rischiano il processo per il reato di maltrattamenti