“Essere vicini anche nel momento della morte toglie drammaticità al momento e lenisce il dolore”. E’ il contenuto della tradizionale lettera alla città che l’arcivescovo Erio Castellucci in occasione della solennità di San Geminiano”, un tema non solo strettamente religioso ma con tanti risvolti sociali
MODENA – Prende spunto da un bassorilievo nell’architrave delle porta dei Principi del duomo dove San Geminiano 84enne e morente è attorniato da persone dal volto triste ma non disperato. Un’immagine che fa pensare ad un passaggio dovuto ma ormai atteso e naturale senza la drammaticità da cui è spesso è segnato l’ultimo respiro. Più forte delle morte è l’amore. E’ questo il messaggio che l’arcivescovo Erio Castellucci vuole consegnare ai modenesi nella tradizionale lettera alla città in occasione della solennità del patrono San Geminiano