Il nostro giro notturno con i volontari della Protezione civile, che ogni sera, a rotazione con altre associazioni del territorio, portano generi di conforto ai senza fissa dimora che dormono in strada.
MODENA – C’è chi ha costruito giacigli di fortuna, chi invece si è organizzato meglio e che riesce anche a riscaldarsi un po’ con i motori degli impianti di riscaldamento di un condominio. Italiani e stranieri, di ogni età. Alcuni nascosti in anfratti angusti, altri ben visibili, come sulla gradinate del novi park, dove hanno anche steso la biancheria. Una parola, un sorriso e una bevanda calda e la notte si fa meno gelida. Tanti sono finiti in strada dopo una separazione, la maggioranza sono uomini. C’è chi chiede un paio di calze, chi un sacco a pelo. Negli ultimi anni i numeri sono in crescita e chi rimane in strada, oppure in auto, spesso rifiuta soluzioni alternative. La notte modenese ha molte sfaccettature. Alcuni giovani si preparano ad entrare in discoteca e guardano incuriositi i volontari nascosti dietro una scala dove per terra, avvolta nelle coperte, c’è una persona. Un monitoraggio costante che evita il peggio. Ultima tappa stazione dei treni. troviamo una sola persona, di passaggio.