Querelle tra Ateneo di Bologna e Accademia Militare di Modena per il no a un corso di laurea in filosofia riservato ai cadetti. Ma per la ministra dell’università Annamaria Bernini quel corso si deve fare: “Sarò garante della sua realizzazione”, ha detto oggi in accademia a Modena
MODENA – La ministra dell’università Annamaria Bernini prova a mettere la parola fine alla querelle sul corso di laurea in filosofia dell’Alma Mater che l’accademia militare di Modena aveva chiesto di riservare ai propri allievi ufficiali, proposta non accolta dal Dipartimento di Filosofia di Unibo. Il nuovo percorso didattico avrebbe dovuto svolgersi al palazzo ducale di Modena ma le valutazioni su sostenibilità didattica, disponibilità dei docenti, coerenza con l’offerta formativa e risorse complessive necessarie avevano portato al no. Decisione che il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, aveva bollato come rifiuto. “L’Università di Bologna non ha mai ‘negato’ né ‘rifiutato’ l’iscrizione a nessuno” sottolinea in una nota l’Ateneo: “come per tutte le università italiane, chiunque sia in possesso dei necessari requisiti può iscriversi liberamente ai corsi di studio, comprese donne e uomini delle Forze Armate”. Per la premier Giorgia Meloni, l’università di Bologna ha leso i doveri costituzionali mettendo in discussione il ruolo delle Forze Armate”. Replica il leader di Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni: “Nessuna categoria ha mai ottenuto corsi universitari riservati e chiusi, l’università è pubblica, libera e aperta”. I cadetti insomma possono liberamente iscriversi a qualunque corso di laurea in filosofia. La ministra però ha promesso ai cadetti che attiverà un gruppo interforze tra le università dell’Emilia-Romagna, guidato da Unimore, per rispondere in modo efficace alle loro esigenze formative.