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Violenza sessuale a San Damaso, ci sarebbe un precedente

Una aggressione questa volta solo tentata, nello stesso punto, che sarebbe avvenuta a maggio. Gli inquirenti non escludono che l’uomo che l’ha avvicinata possa essere sempre il 19enne arrestato venerdì scorso.

MODENA – Ci sarebbe un precedente alla brutale violenza sessuale avvenuta lo scorso 19 agosto sul percorso Vivi Natura di San Damaso, ai danni di una 51enne. Una aggressione questa volta solo tentata, nello stesso punto, che sarebbe avvenuta a maggio. La vittima è una donna, sempre cinquantenne, che stava percorrendo quel tratto di percorso in prossimità delle casse di espansione del Panaro quando è stata avvicinata da un ragazzo, che ha tentato di spintonarla, ma lei è riuscita a fuggire. Era il 20 maggio ed era tardo pomeriggio, come avvenuto nel caso dello stupro di agosto. La donna è stata ascoltata in questura ma non ha ancora presentato formale denuncia. Un precedente inquietante, gli inquirenti non escludono che l’aggressore possa essere sempre il 19enne arrestato venerdì scorso, ma al momento le descrizioni fornite dalla donna scampata alla violenza non sono state così dettagliate da fornire elementi chiari sul suo identikit. Come detto la donna è riuscita a fuggire, dunque il contatto con lui è stato fugace. Intanto è atteso per martedì mattina l’interrogatorio di garanzia in carcere per il 19enne, che dovrà rispondere di violenza sessuale pluriaggravata, rapina e lesioni aggravate. Nato a Casablanca con cittadinanza italiana, residente a Castelfranco Emilia con i genitori e la famiglia, frequenta la quarta superiore in un istituto professionale di Bologna. Un insospettabile che probabilmente aveva premeditato tutto, visto che dal verbale di accusa emerge che aveva con sé un pezzo di corda che ha utilizzato per legare i polsi alla vittima. L’aggressore, difeso dall’avvocato Francesca Corsi – è molto provato dall’esperienza carceraria. “I suo genitori sono sconvolti” – dice l’avvocato. “Parliamo di una famiglia integrata e di un ragazzo che non aveva mai manifestato segnali di disagio”.

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