E’ scomparso oggi all’età di 82 anni Oliviero Toscani, genio della fotografia mondiale. Nel nostro territorio, è ricordato in particolare a San Felice, dove con un progetto fotografico tentò di tenere alta l’attenzione sulla ricostruzione post sisma.
Al Festival della Filosofia 2014, Oliviero Toscani raccontò la società dell’immagine e delle immagini. Una società di cui è stato tra i protagonisti assoluti negli ultimi 50 anni, con campagne pubblicitarie e progetti fotografici spiazzanti, sorprendenti, provocatori, mai anonimi. Immagini che hanno diviso e fatto discutere, ma che hanno lasciato una traccia profonda nella storia della fotografia mondiale. Toscani, scomparso a 82 anni a Cecina per amiloidosi, malattia rara di cui aveva raccontato recentemente gli effetti in un’intervista al Corriere della Sera, fu protagonista a San Felice di un progetto fotografico che puntava a tenere alta l’attenzione sulla Bassa colpita dal terremoto del 2012. A un anno dal sisma, nel maggio 2013, immortalò nel set allestito nella centralissima Piazza Matteotti i volti del terremoto: uomini, donne, bambini, ma anche sindaco, forze dell’ordine, vigili del fuoco. I dieci scatti più belli, selezionati da Toscani, divennero poi manifesti sui muri di San Felice.
Voleva rubare l’anima ai suoi soggetti, Toscani, che in carriera ha fotografato tra gli altri John Lennon e Andy Wharol, Muhammad Alì e Lou Reed. Epocale il sodalizio con Benetton, per cui ha firmato pubblicità rimaste nella storia. Così come le campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna: quella del 1999 per l’uso del casco o quella del 2004, intitolata “Non uccidere”.