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L’appello alla CISL: “Serve vertenza unitaria, in manovra pochi spiccioli”

MODENA – Un anno fa la battaglia sindacale era nata compatta: CGIL, CISL, UIL e anche Nursing Up nelle barricate contro gli aumenti salariali definiti “ridicoli” a favore degli infermieri assunti con contratto pubblico. Oggi la CISL si sfila, accettando un aumento complessivo di 50 euro lordi al mese – bassissimo, come detto, e c’è un altro problema: oggi la routine di un infermiere è fatta di straordinari, inevitabili per garantire il servizio necessario ai malati italiani e dunque da incentivare con un esborso di risorse ben diverso. CGIL, UIL e Nursing Up insistono: serve una vertenza sindacale unitaria a favore degli infermieri – chiedono, in altre parole, alla CISL di rientrare nei ranghi. C’è da tamponare la crisi delle vocazioni, che spinge sempre meno giovani a scegliere scienze infermieristiche come percorso universitario; e pure un’altra emorragia: quella di dimissioni, o di trasferimenti nel settore privato che – a differenza di quello pubblico – è stato oggetto di aumenti ben più corposi.

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