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Modena: con Mandelli i numeri migliorano ma la svolta ancora non c’è. VIDEO

Calcio: i Canarini sabato ospitano lo Spezia, l’avversario che a inizio novembre chiuse la gestione Bisoli. Con la nuova guida tecnica i gialloblu hanno risalito la classifica, ma i limiti della squadra restano.

MODENA – Bloccato lì, tra coloro che sono sospesi, il Modena riparte con all’orizzonte un ostacolo complicatissimo. C’è lo Spezia in arrivo al Braglia sabato alle 15: proprio la squadra che a inizio novembre, battendo i Gialli 1-0 al Picco, chiuse la parentesi modenese di Pierpaolo Bisoli. Dallo Spezia allo Spezia, il Modena di Paolo Mandelli ha migliorato tutti i dati statistici rispetto alla gestione precedente, ma non ancora abbastanza per una svolta definitiva. Da Bisoli a Mandelli, il Modena è passato da 0,92 a 1,46 punti a partita (11 nelle prime 12 giornate, 19 nelle successive 13). E’ risalito in classifica dal 19’ al 10’ posto. Ha segnato di meno, 15 gol contro 16, ma anche subito molto di meno, 12 gol contro 19, riequilibrando perfettamente la differenza reti.
La sconfitta di Genova, la seconda in 13 partite per Mandelli, ha però riproposto tutti i limiti di una squadra che difende mediamente male e attacca peggio, delegando da metà campo in su ai singoli.
Per la fase difensiva, basta guardare il gol preso contro la Sampdoria: i Gialli difendono troppo bassi e non ne sono capaci. Il Modena, stando alle statistiche, ha il quintultimo baricentro medio più arretrato della B e sulla rete decisiva di Marassi erano in sette giocatori (più Gagno) dentro l’area. Ciò nonostante, hanno concesso quattro tocchi consecutivi a quelli della Sampdoria, tutti liberi da marcature: Sibilli, Ricci, Sibilli, Niang. Errore gravissimo.
In attacco è arrivato un solo tiro nello specchio della porta, con Di Pardo, e uno fuori di poco con Caso. Non pervenuti gli attaccanti, cui d’altra parte non arrivano quasi mai palloni giocabili. Il Modena, tra le altre cose, è la squadra di B che fa meno cross: 9.2 a partita. Mendes e Defrel non brillano, ma in queste condizioni farebbero fatica anche Iemmello o Pio Esposito, i migliori centravanti del campionato. A proposito: il più piccolo dei fratelli Esposito, 12 gol fin qui, è il vero trascinatore offensivo dello Spezia. Squadra che oltre le reti del bomber classe 2005 può contare anche sul fattore calci piazzati: il 2-2 col Palermo firmato Aurelio è stato il 21’ gol da palla ferma in stagione per la squadra di Luca D’Angelo: occhio a concedere corner e punizioni.  

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