E’ stato l’intervento provvidenziale di Stefania Casarini, operatrice socio-sanitaria della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena ad impedire che l’anziana fosse raggirata
SASSUOLO (Modena) – Ha rischiato di farsi sfilare da sotto le mani quasi 1000 euro, 965 per l’esattezza, somma che una 78enne sassolese stava per inviare a quella che credeva essere la figlia. Peccato che si trattasse di una truffatrice, artefice di un inganno congegnato perfettamente. A metterla sul chi va là e ad impedire che la truffa si compisse è stata un’operatrice socio sanitaria che l’assiste. Un episodio che risale a qualche giorno fa quando le due assistenti impiegate nel Sad a Sassuolo (Servizio di assistenza domiciliare) Stefania Casarini e Tatiana Koutnova, Operatrici della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena avevano preso servizio, come tutti i giorni, nella casa in cui abitano due anziane sorelle, una delle quali allettata. La più giovane delle due ha spiegato che doveva recarsi subito in banca perché aveva ricevuto un messaggio in cui la figlia le chiedeva aiuto, dicendo che aveva perso il cellulare e scoperto di avere il bancomat bloccato e che si trovava in un negozio per comprare un nuovo telefono ma che le servivano i soldi. La signora raccontava all’operatrice di essere già stata in posta ma di non essere riuscita ad inviare il denaro e che avrebbe riprovato in banca. Le incongruenze del racconto hanno insospettito Stefania Casarini che ha consigliato di avvertire il genero, il quale raggiunto telefonicamente ha subito smentito tutto. Una truffa tra le più classiche che ha come spesso accade le persone anziane e in difficoltà nel mirino ma che fortunatamente è stata sventata in tempo grazie all’intuizione dell’operatrice di Domus Assistenza.
