Oltre 50 le denunce per le sua azioni durante la pandemia. Il tribunale di Modena lo ha condannato per un episodio di resistenza a pubblico ufficiale del giugno 2022, pena non sospesa per l’elevato numero di procedimenti a suo carico
MODENA – E’ finito in carcere il modenese Marcello Scunzani, no vax e no mask che si era reso protagonista proprio durante la pandemia di blitz provocatori a Modena ma non solo.
La condanna di oggi del Tribunale di Modena a 8 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, un episodio risalente al giugno del 2022 a Modena, non è stata sospesa per l’elevato numero di procedimenti precedenti a carico dello stesso Scunzani. A difenderlo l’avvocato riminese Mirko Damasco che ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Scuzani era stato al centro di una serie di iniziative in scuole, ospedali o edifici pubblici a cui erano seguite una cinquantina di denunce per condotte, aveva scritto il Tribunale, “messe in atto per offendere o mettere in pericolo la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica, sfociate in più azioni criminose: minacce, molestie, stalking, violenza privata, oltraggio, interruzioni di pubblico servizio, istigazione a delinquere, perpetrate di volta in volta nei confronti di operatori sanitari, personale scolastico, personale ferroviario, commercianti, addetti a pubblici uffici, cittadini, autorità e forze dell’ordine».
Tra le sue azioni di «protesta» più clamorose la consegna in piena pandemia di un pacco contenente pannolini usati a casa del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Un episodio, come tanti altri, finito sul web. Scunzani infatti documentava le sue gesta con video che venivano poi caricati su un canale Telegram, a dispetto di qualsiasi regola sulla privacy.