Lo lasciavano solo in un casolare di campagna distante dall’abitazione dove risiedevano: due pensionati di Carpi dovranno rispondere del reato di abbandono di animale
CARPI (Modena) – Una coppia di pensionati di Carpi dovrà rispondere del reato di abbandono di animale ma la vicenda, dice l’avvocato Andrea Zunarelli, è quasi surreale: i suoi assistiti, residenti in un condominio e amanti degli animali, tenevano il loro cane, razza Bretone, in un casolare in campagna a pochi km dalla loro abitazione, all’interno di un grande box con tettoia, cibo e acqua. Ogni giorno, anche più volte al giorno, si recavano dall’animale per accudirlo e stare in compagnia ma una mattina di due anni fa hanno trovato il lucchetto del box tranciato e l’animale sparito. Un vicino li ha informati che poco prima del loro arrivo alcune persone con un furgone di un’associazione animalista aveva prelevato l’animale. Recuperate tutte le informazioni, la coppia ha imparato che il loro cane era stato sequestrato e affidato al canile di Carpi perché in stato di abbandono, a causa della presenza di un escremento nel box e, in base alla visita veterinaria, di una lieve disidratazione. Per riavere il loro cane la coppia si è rivolta all’avvocato che ha chiesto il dissequestro dell’animale, domanda che è stata respinta dalla procura per ben 5 volte, prima della decisione da parte del gip di riconsegnare l’animale ai legittimi proprietari. Il caso, approdato in tribunale a Modena, è stato rinviato a metà giugno.
