Il triatleta modenese si è qualificato per i campionati mondiali di Ironman 70.3. Risultato con dedica speciale al nonno, il leggendario Giuseppe Panini.
MODENA – Questa è una storia che mescola un po’ di ingredienti. C’è lo sport, o meglio gli sport, il triathlon e la pallavolo. E poi ci sono emozioni personali, ma anche gratitudine, appartenenza e radici familiari. Ma andiamo con ordine. Federico Forte, triatleta modenese, si è qualificato per la seconda volta per i campionati mondiali di Ironman 70.3. Già al via ai mondiali 2024 a Taupo, in Nuova Zelanda (dove causa distanza la famiglia non ha potuto accompagnarlo) ha voluto riprovarci quest’anno, con la sede dei Mondiali decisamente più comoda, a Marbella in Spagna. Mondiali in programma in una data speciale, il 9 novembre: proprio nel giorno del centenario dalla nascita di un certo Giuseppe Panini, monumento dello sport e dell’imprenditoria modenese, nonno materno di Federico. Ecco allora che la scelta della gara per la qualificazione è diventata tutt’altro che casuale. “Leggendo il calendario, ho visto che c’era una gara a Springfield, Massachussetts, a circa un quarto d’ora dalla sede della Hall of Fame del Volley che ha appena accolto tra i grandi della storia mio nonno Giuseppe. Ero sicuro che, andando a salutarlo il giorno prima della gara, mi avrebbe dato un aiuto, una spinta decisiva per centrare la qualificazione. E così è nato, nonostante fosse stata cancellata la prova di nuoto, la mia disciplina preferita”.
E allora, altro mondiale, questa volta accompagnato dalla famiglia. Che proprio per questo sposterà le celebrazioni per il centenario di Giuseppe Panini. “I miei parenti, assieme alle istituzioni, stavano preparando le celebrazioni per il 9 novembre. Ma per colpa o per merito mio, a seconda dei punti di vista, verrà tutto spostato di una settimana: una responsabilità in più per dare il massimo ai mondiali”.
Con un nonno come Giuseppe Panini, lo sbocco sportivo naturale avrebbe dovuto essere la pallavolo. E invece Federico Forte ha scelto il triathlon, ispirato e ancora oggi seguito dall’allenatore Ivan Pellizzari: “Giuro che ci ho provato con la pallavolo, ma davvero non ero capace – scherza Federico – giocavo invece a pallanuoto e nella corsia accanto alla nostra squadra si allenavano i ragazzi di Technique and Performance guidati da Ivan. Mi sono lasciato coinvolgere, ho fatto una gara di triathlon, mi sono divertito come un bambino e da lì non ho più smesso”. Appuntamento mondiale il prossimo 9 novembre a Marbella: con tutta la famiglia e con la spinta del nonno Giuseppe Panini.
