Ora si attende la sua estradizione, che avverrà nelle prossime due settimane. Il 26enne di Bomporto aveva anche un nome finto, Antonio Saitta
MODENA – Tradito da una carta di credito, gli investigatori infatti lo hanno seguito tramite i pagamenti elettronici. Questi alcuni dei dettagli della cattura di Andrea Cavallari, il 26enne di Bomporto accusato della strage di Corinaldo e fuggito lo scorso 3 luglio dopo un permesso premio che gli era stato concesso per la laurea. Secondo quanto ricostruito prima sarebbe stato a Milano, poi in Spagna, passando dalla Costa Azzurra. Il ragazzo è stato fermato davanti ad un albergo a Lloret de mar, Barcellona grazie ad una complessa attività investigativa coordinata dalle Procure di Bologna e Ancona. Antonio Saitta, questo il suo nuovo nome, scritto su una carta d’identità falsa, come le banconote che aveva addosso, circa 800 euro. Quello che è certo è che è stato aiutato e alcuni nomi sono già stati scritti sul registro degli indagati. Ora si attende l’estradizione per la quale ci vorranno dai 10 ai 30 giorni, poi Cavallari tornerà in carcere a Bologna. “Sono contento che lo abbiamo preso” ha detto il patrigno del ragazzo Marco Montanari, che però vuole mettere una pietra su questa vicenda, e non rilasciare altre dichiarazioni video.
Immagini e interviste di Vera Tv Marche