Torniamo a parlare di Andrea Cavallari, il componente della banda dello spray evaso dal carcere dopo la laurea. Dalle indagini a seguito della sua cattura è emerso che un altro della gang stava progettando la fuga
MODENA – Anche Moez Akari, braccio destro di Andrea Cavallari e come lui residente nella bassa modenese, avrebbe voluto fuggire dal carcere. Un’evasione sventata per tempo, a differenza di quanto accaduto con Cavallari, che lo scorso 3 luglio era evaso dal carcere di Bologna approfittando di un permesso in occasione della laurea. E’ quanto emerge da una chat di gruppo segreta, come rivela il Resto del Carlino. Akari, 27 anni, detenuto a Ferrara, voleva raggiungere l’amico in Spagna, approfittando di uno dei momenti in cui usciva dal carcere per andare a lavorare. Beneficio, questo, che gli è stato revocato, come conferma il suo avvocato Gianluca Scalera. “Ho saputo della revoca del permesso qualche settimana fa e ho già presentato un reclamo al Tribunale di Sorveglianza di Bologna perché non erano state rese note le motivazioni. L’udienza è stata fissata per il prossimo 25 settembre” ha detto l’avvocato. Ricordiamo che entrambi, insieme a Ugo Di Puorto, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah, facevano parte della cosiddetta banda dello spray, condannati per la strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo dove, tra il 7 e l’8 dicembre di sette anni fa, nella calca a seguito di un raid di rapine, morirono sei persone durante un concerto. Di certo quella di Cavallari era stata una fuga pianificata nei dettagli. Le indagini continuano e cercheranno di chiudere il cerchio sulla rete dei complici.