Questa mattina si è svolto in carcere l’interrogatorio di garanzia per il tunisino accusato di aver ucciso il connazionale. L’imputato dice: “Non volevo ucciderlo”.
MODENA – Ha ammesso ancora le sue responsabilità, ma afferma che non aveva intenzione di ucciderlo, e anche quando l’ha colpito non immaginava che quei fendenti fossero mortali. L’ha raccontato di fronte al giudice durante l’interrogatorio di garanzia il 46enne tunisino in carcere per l’omicidio del connazionale Chaouki Mansouri, 48 anni ucciso a coltellate nel corso della lite scoppiata tra i due nell’appartamento che condividevano in via Roncaglia. La vittima è corsa in strada cerca di aiuto per poi crollare esanime sull’asfalto in viale Muratori sotto gli occhi sconvolti dei passanti. Poco dopo l’aggressore si è costituito ai carabinieri. La vittima aveva subaffittava l’abitazione al connazionale. Due vite ai margini con il vizio del gioco, una questione di denaro dietro la lite violenta sfociata in tragedia