Secondo la Guardia di Finanza il dipendente avrebbe riversato le somme su conti di gioco a lui riconducibili. A segnalare le anomalie alle Fiamme Gialle sono state le stesse piattaforme di gioco online
MODENA – 850 mila euro che dalle casse della Fondazione finivano su piattaforme di gioco online. E’ quanto ha accertato la Guardia di Finanza che indaga sulla presunta frode messa in atto da un dipendente della Fondazione di Modena. L’uomo, responsabile d’area dell’ente con sede in via Emilia Centro, è ora indagato dalla Procura di Modena con le accuse di appropriazione indebita e autoriciclaggio. La Fondazione, parte lesa, appena si è accorta degli ammanchi ha subito reso pubblica la vicenda denunciando il dipendente all’autorità giudiziaria e sospendendolo in via cautelare dal lavoro. Ad avviare le indagini nel luglio scorso sono state le stesse piattaforme di gioco obbligate per legge a segnalare movimentazioni sospette alla Banca d’Italia che a sua volta ha informato le Fiamme Gialle. Ad insospettire sono state migliaia di scommesse su più piattaforme nell’arco di circa due anni, un’attività di gioco intensa pagata attingendo dalle casse della Fondazione. Il 17 ottobre scorso i Finanzieri di Modena si sono presentati presso la sede dell’ente e hanno sequestrato materiale informatico riconducibile ai bonifici oggetto di indagine. Il diretto interessato non era però presente in quanto era già stato sospeso qualche giorno prima dal Cda della Fondazione dopo la scoperta degli ammanchi. L’ente, insomma, si era già mosso autonomamente a livello interno e con una denuncia in Procura. Perquisizioni delle fiamme gialle sono state successivamente eseguite anche a casa dell’indagato che, difeso dall’avvocato Enrico Fontana, si è reso disponibile all’autorità giudiziaria ed è già stato interrogato lunedì scorso dal pm Giuseppe Amara. La Fondazione di Modena, tra le realtà più importanti del territorio, sottolinea che la vicenda non influisce in alcun modo sul lavoro e i progetti in corso